CATTURA E MONITORAGGIO DI IBRIDI DI LUPO E ACCERTAMENTO DANNI AL BESTIAME NEL P.N. GRAN SASSO 

Nel marzo 2024 il Parco Nazionale del Gran Sasso ha conferito all’Istituto di Ecologia Applicata di Roma un incarico finalizzato al “Servizio di cattura e monitoraggio di ibridi di lupo ed accertamento dei danni al bestiame causati da fauna selvatica”. Tale incarico è attualmente in corso di svolgimento:

Le attività inerenti il servizio di cattura e monitoraggio di ibridi di lupo nel Parco Nazionale saranno le seguenti:

  • Organizzazione, pianificazione e messa in atto di attività di monitoraggio di lupo mediante la tecnica del wolf howling;
  • Effettuazione di attività volte all’individuazione di cani, lupi ed ibridi di lupo mediante la raccolta di escrementi finalizzata al campionamento genetico e video/immagini effettuata mediante la percorrenza di transetti opportunamente individuati;
  • Organizzazione, pianificazione e messa in atto di sessioni notturne di cattura di ibridi di lupo e lupi nel territorio del Parco mediante l’individuazione di idonei siti ove posizionare gli strumenti di cattura previsti dalla normativa vigente;
  • Preparazione e programmazione dei radiocollari satellitari che saranno utilizzati per marcare gli animali catturati.
  • Archiviazione dei dati sulle localizzazioni acquisite dai radiocollari satellitari.
  • Organizzazione, pianificazione e messa in atto delle attività di monitoraggio sul campo dei cluster di attività rilevati.
  • Elaborazione dei dati relativi alle localizzazioni degli animali marcati (calcolo e rappresentazione degli home range, individuazione dei cluster di attività, individuazione dei siti di rifugio e dei siti di riproduzione, rappresentazione dei movimenti di dispersione…).
  • Implementazione della banca dati relativa al monitoraggio di lupi ed ibridi.

Il servizio di accertamento degli eventi di predazione dovrà comprendere:

  • Partecipazione alle sessioni di cattura di ibridi di lupo (o ibridi lupo x cane), ed esecuzione di:
  • telenarcosi o narcosi di soggetti immobilizzati mediante lacci da piede;
  • monitoraggio clinico degli animali narcotizzati;
  • raccolta di campioni biologici (sangue, feci, etc.);
  • gestione e rilascio.
  • Effettuazione di sopralluoghi con l’esecuzione di perizie medico legali sul bestiame deceduto o ferito, denunciato come presunto predato, all’interno del territorio del Parco, al fine di accertarne l’eventuale morte o ferimento, come conseguenti ad un evento di predazione causato dalla fauna selvatica, estrapolando, inoltre, indicazioni gestionali utili alla prevenzione del danno. Dovranno quindi essere fornite, agli allevatori, informazioni in merito:
  • alla prevenzione dei danni da eventi di predazione da fauna selvatica;
  • ad un adeguata e corretta monticazione;
  • ad una corretta gestione sanitaria del bestiame al pascolo.