
LIFE M.I.R.C.O. LUPO
Il progetto LIFE M.I.R.C.O. LUPO (LIFE13 NAT/IT/000728) “Minimizzare l’impatto del randagismo canino sulla conservazione del lupo in Italia”, finanziato nell’ambito del Programma LIFE+ dell’Unione Europea, è iniziato il 1/01/2015 ed è terminato il 31/3/2020. Il progetto ha coinvolto cinque partner: l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano come beneficiario coordinatore, mentre come beneficiari associati l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’Arma dei Carabinieri, l’Istituto di Ecologia Applicata; e Carsa s.r.l.
Lo scopo del progetto è stato quello di assicurare migliori condizioni di conservazione per il lupo all’interno del territorio dei 2 Parchi Nazionali, agendo, in particolare, sui cani vaganti e randagi che alimentano tre gravi minacce:
- la perdita dell’identità genetica del lupo dovuta all’ibridazione con i cani vaganti
- la mortalità dovuta ad attività illegali di bracconaggio o uso del veleno, anche non direttamente rivolte al lupo
- la trasmissione di patogeni provenienti dalla presenza sul territorio di cani vaganti non vaccinati.
Gli obiettivi principali del progetto sono stati:
- Neutralizzare il potenziale riproduttivo di ibridi lupo-cane e cani vaganti presenti nei due parchi nazionali.
- Potenziare il sistema di controllo delle attività illegali.
- Ridurre il rischio sanitario per la trasmissione dei patogeni dal cane al lupo.
- Aumentare la consapevolezza dei rischi posti dal randagismo canino alla conservazione del lupo.
- Creare una banca dati nazionale sul fenomeno dell’ibridazione.
- Sviluppare un processo condiviso a livello locale sulla gestione degli ibridi.
- Istituire un sistema di controllo dell’uso del veleno sul territorio, mediante trasferimento di esperienze dal progetto LIFE ANTIDOTO.
Per il conseguimento degli obiettivi sopra indicati, le principali azioni realizzate sono state:
- Indagine conoscitiva sulla presenza di ibridi lupo-cane e di cani vaganti (raccolta e analisi genetica di campioni biologici);
- Cattura sterilizzazione e re-immissione in natura degli ibridi lupo-cane catturati;
- Assistenza veterinaria, microchippatura dei cani da lavoro e dei cani randagi;
- Creazione di una banca dati per registrare gli eventi di ibridazione sul territorio nazionale;
- Istituzione di 2 unità cinofile antiveleno;
- Promozione di un processo di gestione partecipata delle problematiche dell’ibridazione e del randagismo canino;
- Attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai portatori d’interesse e alle scuole
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